Sapri è un comune italiano di 6 527 abitanti della provincia di Salerno in Campania, situato nel golfo di Policastro. È uno dei comuni più a sud della Provincia di Salerno e dell'intera Campania, situato a pochi chilometri dal confine lucano, sulla costa tirrenica, in una piccola pianura che si affaccia sull'omonima baia compresa all'interno del golfo di Policastro, il quale chiude, a sud-est, la costiera cilentana, ed è circondata a semicerchio dai monti dell'Appennino meridionale, che si ergono alle sue spalle.
Monumenti e luoghi di interesse
Insediamenti abitativi sono stati rinvenuti in diversi siti del territorio limitrofo all'abitato saprese, in particolare alla località Carnale e alla località Viole. Non si hanno, poi, tracce di edifici o insediamenti di particolare rilievo fino all'epoca dell'impero romano, quando viene edificata un'imponente villa marittima, munita di approdo, terme, teatro e mosaici di elevata qualità artistica (questi osservati prima della loro distruzione). Dell'edificio sono rimaste tracce su una vasta area in loc. Cammarelle (toponimo dell'area assunto dai depositi della villa, adiacenti al porto romano). All'inizio del secolo scorso era attiva in zona una "carcara", utilizzata per la produzione di calce.
Questa presenza può lasciar supporre che con un'opera di "lodevole" riciclo, le imponenti strutture della villa siano state utilizzate come cava di pietra e ridotte in calce. L'unica consolazione alla perdita di tale storica residenza, può essere determinata dalla poetica consapevolezza che numerosi edifici di Sapri possiedono, forse, nelle loro mura, parte della villa romana e della sua storia.
Chiese
Vi sono due parrocchie: quella dell'Immacolata Concezione con la Chiesa Madre in piazza Plebiscito e quella di San Giovanni Battista. Altre Chiese sono quella di Santa Croce, di S.Antonio da Padova (loc. Timpone) e della Trovatella.
Santi festeggiati: San Vito martire (patrono), San Giovanni Battista, San Francesco di Paola, Immacolata Concezione, Santa Lucia, Sant'Antonio da Padova (loc. Timpone), San Pio da Pietrelcina, San Gaspare Bertoni.
I conventi presenti nella città, sono quelli delle religiose Francescane di Sant'Antonio e le religiose Francescane Bigie (fino al 2019).
Pozzo di San Vito
Alle spalle della Chiesa dell'Immacolata, nel centro storico Marinella, si può ammirare il cosiddetto Pozzo di San Vito. Famoso perché al Santo Patrono è attribuito, tra gli altri, il miracolo di aver purificato le acque dell'unico pozzo che all'epoca era a servizio della città, avvelenate da dei borboni passanti per Sapri. Proprio questo luogo il 15 giugno, festa del Santo, si riempie di infiorate: tappeti disegnati e decorati con fiori e foglie; la tradizione si tramanda ormai da secoli ed è segno di venerazione e ringraziamento per la protezione da parte del Santo.
La specola
La specola, alta 15 metri, è un osservatorio astronomico meteorologico; fu costruita nel 1927 dai padri Bigi, ordine fondato da San Ludovico da Casoria.
Statua della Spigolatrice e di Carlo Pisacane
Al largo della baia di Sapri, sullo scoglio dello Scialandro (personaggio leggendario della storia di Sapri) vi è adagiata una scultura bronzea raffigurante la celebre immagine della Spigolatrice di Sapri, protagonista dell'omonima poesia, sdraiata con lo sguardo verso la baia.
Nella Villa comunale della città vi è un'altra statua raffigurante il rivoluzionario Carlo Pisacane celebre per la spedizione dei mille.
Sentiero Apprezzami l'asino
Famoso sentiero che parte dal porto di Sapri e attraversa tutta la costa dalla Campania a Maratea, in Basilicata. Un tempo era l'unico collegamento per gli scambi culturali e commerciali delle due cittadine. Il nome del sentiero è stato adottato poiché in epoca passata gli unici mezzi di trasporto utilizzati erano asini e muli o carrette trainate dagli stessi animali, essendo il sentiero molto stretto in alcuni punti, quando due asini si incontravano lungo direzioni opposte era necessario valutare il carico: l'asino più "apprezzato" (il più giovane e con un carico più valoroso) poteva continuare mentre il più anziano doveva inevitabilmente essere rovesciato in mare. Oggi il sentiero non raggiunge direttamente la città ma raggiunge una torre di epoca Saracena che era luogo di avvistamento nei secoli scorsi. Passeggiare lungo il sentiero permettere di godersi un panorama spettacolare e suggestivo a contatto con la natura; inoltre è possibile ammirare da lontano la statua della Spigolatrice. Per i più esperti il sentiero si estende anche oltre le coste Campane e concede scorci nuovi e suggestivi.